a)Prima di guardare: rispondi alle domande con un/a
compagno/a.
Quali film/telefilm/programmi
televisivi/libri/canzoni conosci che parlano della bellezza?
Quali
film/telefilm/programmi televisivi/libri/canzoni conosci che parlano della
vita mondana tra feste e discoteche in una grande città?
Quali persone
famose conosci che non amano o amano molto la vita mondana, New York,
Hollywood, ecc.?
Quali
film/telefilm/programmi televisivi/libri/canzoni conosci che parlano della
vita in una grande città?
Come descrivi e
definisci la bellezza?
Per te la bellezza
è importante? Sì o no e perché?
b)Prima di guardare: leggi la trama del film e scrivi due
domande da fare ai compagni a cui rispondere con VERO o FALSO.
Informazioni generali.La grande
bellezza è un film del 2013, diretto da Paolo
Sorrentino che ha anche scritto la sceneggiatura. Il film è
stato presentato in concorso al Festival di Cannes 2013. È anche candidato
ai premi Oscar 2014 in concorso per la sezione dei film stranieri. Il 12
gennaio 2014 ha vinto il Golden Globe come miglior film straniero.
Trama.
Jep Gambardella è un giornalista di costume ed
esperto critico teatrale. È un uomo molto affascinante coinvolto nella vita
mondana di Roma, una città immersa nella bellezza del passato ma distrutta dallo
squallore del presente. Da giovane, Jep si era anche dedicato alla scrittura e
aveva scritto un libro, L'apparato umano. Non ha più scritto altri
libri, nonostante questa sua prima opera fosse stata apprezzata, per la sua
pigrizia e per una terribile e inconfessata crisi della pagina bianca da cui
non riesce a liberarsi.
Frequenta ogni notte un gruppo amici
intimi e compagni di avventure e sventure, tra cui Romano, scrittore teatrale
mai realizzato; Lello, venditore di giocattoli dalla parlantina sciolta e
marito infedele di Trumeau; Viola, ricca borghese con un figlio pazzo;
Stefania, egocentrica scrittrice radical chic;
Dadina, la caporedattrice nana del giornale in cui Jep scrive.
Una mattina, tornando da uno di quegli insipidi
salotti, incontra il marito di Elisa. Elisa è stata il suo primo (e
probabilmente unico) amore. Il marito di Elisa lo attende davanti alla porta di
casa. Sua moglie è morta, lasciandosi dietro solo un diario dove narra
dell'amore, mai perduto, verso Jep, di cui il marito è stato semplice surrogato
per 35 anni, nient'altro che "un buon compagno".
Quest'episodio, unito al compimento del suo
sessantacinquesimo compleanno, spingono Jep ad una profonda e melanconica
rivisitazione della sua vita e a una lunga meditazione su se stesso e sul mondo
che lo circonda. E, soprattutto, innescano in lui un pensiero che,
probabilmente, era nascosto in lui da molto tempo: «Ho una mezza idea di
riprendere a scrivere».
Jep osserva intorno a sé e nella sua Roma un teatro
di personaggi, di incontri casuali e di nottate passate a divertirsi. Incontra
Ramona, spogliarellista dai segreti dolorosi, e il cardinale Bellucci che si
intende più di cucina che di fede. Jep si rende anche conto del vuoto e
dell'inutilità della sua esistenza. Il sogno di recuperare la sua identità di
scrittore e letterato, di ritornare a quell'innocente bellezza del primo amore
adolescenziale, sembrano distruggersi di fronte allo spettacolo miserabile con
cui Jep ogni sera deve confrontarsi. Confessa: «Mi chiedono perché non ho più
scritto un libro. Ma guarda qua attorno. Queste facce. Questa città, questa
gente. Questa è la mia vita: il nulla. Flaubert voleva scrivere un romanzo sul
nulla e non ci è riuscito: dovrei riuscirci io?». Ma alla fine il tutto sembra
finire con una nota positiva. Guardate il film e vedrete.
VERO FALSO
1.
2.
c)Dopo aver guardato: intervista un compagno/a.
Ti piacerebbe
vedere il film? Perché?
Quali pensi sia il
genere del film? Perché?
Come descrivi il
protagonista?
Immagina la fine
del film.
Devi immaginare un
racconto che abbia come tema principale “il blocco dello scrittore”. Narra
la storia ai compagni.
Devi scrivere un
film che abbia come protagonista una grande città e la gente che ci vive. Scegli
uno o più generi (comico, drammatico, dell’orrore, d’azione, giallo, di
fantascienza, western, ecc.) Immagina la storia e i personaggi. Pensa
anche a scegliere attori per il tuo film.
Rispondi alle
seguenti domande con un/a compagno/a:
1) Conosci delle canzoni che parlano di uno sport o di un personaggio
sportivo famoso?
2) Se dovessi scrivere una canzone su uno sport e/o un personaggio sportivo
famoso, su cosa scriveresti e perchè?
3) Secondo te lo sport ha una
funzione sociale? Quale? Perché?
2) LETTURA. Leggi
il seguente brano e scrivi due domande da fare ai compagni/alle compagne su De
Gregori.
Francesco De Gregori nasce a Roma il 4 aprile del 1951. Inizia ad esibirsi,
appena sedicenne, al Folkstudio e proprio in quel periodo comincia a scrivere.
Nel 1971 Francesco De Gregori scrive la
canzone "Alice non lo sa" che
ottiene un discreto successo.
Nel 1974 esce l'intimo "Francesco De Gregori", in cui trovano
spazio canzoni molto personali, visionarie ed ermetiche. Allo stesso anno
risale la collaborazione con Fabrizio De Andrè. Il 1975 è l'anno di
"Rimmel", album che contiene canzoni destinate a diventare classici
della musica italiana come "Rimmel", "Pablo" (scritta
insieme a Lucio Dalla), "Buonanotte fiorellino". "Bufalo
Bill", del 1976, viene definito dallo stesso De Gregori "il disco più
riuscito". Tra i brani più famosi ci sono "Atlantide",
"Santa Lucia", "L'uccisione di Babbo Natale". Negli anni
ottanta viene registrato in studio l'album "Viva l'Italia", per il
quale De Gregori si avvale della produzione di Andrew Loog Oldham (ex
produttore dei Rolling Stones) e dell'apporto di ottimi musicisti statunitensi.
Il 1982 è l'anno di "Titanic" e della "La leva calcistica del
'68". Nel 1983 Francesco De Gregori pubblica la sua canzone più famosa,
"La donna cannone" in un mini-album di 5 canzoni. contiene 30 brani
tra i quali alcuni inediti. Dopo tutto questa la serie dei successi di De
Gregori è lunghissima e infinita.
1.
2.
3) MENTRE ASCOLTI.
Ascolta la canzone, leggi il testo e rispondi alle domande con un/a compagno/a.
1) dove è ambientata la canzone?
2) chi sono i personaggi che appaiono nella canzone?
3) in quale parti puoi dividere la canzone?
4) quali sono le parole che si riferiscono al gioco del calcio?
5) qual è il messaggio della canzone?
Sole sul tetto dei palazzi in costruzione,
sole che batte sul campo di pallone e terra
e polvere che tira vento e poi magari piove.
Nino cammina che sembra un uomo,
con le scarpette di gomma dura,
dodici anni e il cuore pieno di paura.
Ma Nino non aver paura a sbagliare un calcio di rigore,
non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore,
un giocatore lo vedi dal coraggio, dall'altruismo e dalla fantasia.
E chissà quanti ne hai visti e quanti ne vedrai di giocatori
che non hanno vinto mai
ed hanno appeso le scarpe a qualche tipo di muro
e adesso ridono dentro a un bar,
e sono innamorati da dieci anni
con una donna che non hanno amato mai.
Chissà quanti ne hai veduti, chissà quanti ne vedrai.
Nino capì fin dal primo momento,
l'allenatore sembrava contento
e allora mise il cuore dentro alle scarpe
e corse più veloce del vento.
Prese un pallone che sembrava stregato,
accanto al piede rimaneva incollato,
entrò nell'area, tirò senza guardare
ed il portiere lo fece passare.
Ma Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore,
non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore,
un giocatore lo vedi dal coraggio, dall'altruismo e dalla fantasia.
Il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette,
questo altro anno giocherà con la maglia numero sette.
4) DOPO AVER
ASCOLTATO. Rispondi alle seguenti domande con un/a compagno/a.
a) pensa a un messaggio esistenziale
da offrire tramite una canzone
b) quale sport sceglieresti per trasmettere questo messaggio al pubblico e
perché?
c) pensa al titolo della canzone, come la intitoleresti?
a) Rispondi alle seguenti domande con un/a compagno/una
compagna:
1)Cosa sapete della mafia?
2)Quali film/libri/programmi
TV/canzoni conosci che parlano della mafia?
3)Qual è l’immagine della
mafia italiana nel tuo paese?
4)Quali altri tipi di mafia
conosci?
5)Quali film/libri/programmi
TV/canzoni conosci che parlano di organizzazioni criminali?
6)Quali sono le più forti
organizzazioni criminali nel tuo paese?
7)Quali sono le più forti
organizzazioni criminali nel mondo?
b) Leggi il seguente brano e scrivi due domande a cui
rispondere con vero o falso.
« - Ma la mafia ucciderà anche noi?
- Tranquillo. Ora siamo d'inverno. La mafia uccide solo d'estate. »
(Il padre al piccolo Arturo,
prima di andare a dormire)
La mafia uccide solo d'estateè unfilmdel2013diretto e interpretato da Pierfrancesco Diliberto, più noto come
Pif, e scritto da lui con Michele Astori e Marco Martani. È unacommedia drammaticache attraverso i ricordi d'infanzia
del protagonista ricostruisce, in toni spesso paradossali e ironici, una
sanguinosa stagione dell'attività criminale diCosa nostraaPalermodagli anni ottanta fino ai primi anni
novanta.
Il film narra l'educazione sentimentale e civile di un bambino, Arturo,
che nasce a Palermo lo stesso giorno in cui Vito Ciancimino, mafioso, è stato
eletto sindaco. E' una storia d’amore che racconta i tentativi di Arturo di
conquistare il cuore della sua amata Flora, una compagna di banco di cui si è
invaghito alle elementari che vede come una principessa. Attraverso questa
tenera ma divertente storia d'amore, il pubblico verrà coinvolto emotivamente
negli eventi più tragici della nostra storia recente. Arturo infatti è un
ragazzo come tanti altri dell'Italia degli anni '70 ma, a differenza dei suoi
coetanei del nord, è costretto a fare i conti con le infiltrazioni e le azioni
criminose della mafia nella sua città. La consapevolezza di Arturo cresce anno
dopo anno, ma nessuno lo ascolta. Palermo ha altro a cui pensare.
TRAMA
Il film
racconta la vicenda di Arturo, giovane giornalista che racconta in maniera del
tutto originale dei fatti dellamafiache hanno punteggiato la sua vita fin
dall'infanzia ed esplosi nella sanguinosa stagione stragista a partire daglianni ottantafino al1992. La prima parola
detta dal piccolo Arturo è statamafia,
pronunciata in riferimento a Fra Giacinto, un prete con stretti legami mafiosi.
Arturo ha la capacità di riconoscere chi fa parte di Cosa nostra e chi no: si
spaventa incontrando il bossSalvatore
Riinaall'ospedale,
pur senza conoscerlo.
Fin dalle
elementari, si innamora della bella Flora, figlia di un ricco banchiere, che
vive nello stesso stabile del magistratoRocco
Chinnici. Arturo non riesce a rivelarle i suoi sentimenti, ma rimane
estasiato quando vede in televisione un'intervista al presidente del consiglioGiulio
Andreotti, che rivela di essersi dichiarato alla moglie al cimitero.
Andreotti diventa un eroe e un modello da seguire per Arturo, che lo imita e
ritaglia le sue fotografie dai giornali per attaccarle ad un quaderno. Nello
stesso palazzo dove abita il ragazzo vive anche Francesco, un giornalista che
per il suo impegno contro la mafia viene obbligato dal direttore del giornale a
curare le rubriche sportive.
Francesco
intuisce le capacità di Arturo e lo sprona nel suo sogno di diventare
giornalista. Alle vicende personali del ragazzo si alternano le stragi mafiose
di quegli anni. Arturo è cresciuto. Nel frattempo, grazie almaxi-processocondotto daGiovanni
FalconeePaolo
Borsellino, vengono arrestati numerosi membri di Cosa nostra. Poco
tempo dopo, i due magistrati vengono uccisi nelle stragi diCapacie divia d'Amelio. Dopo questi attentati, il
popolo palermitano, inizialmente omertoso, capisce le reali intenzioni della
mafia e scende in piazza a protestare. Arturo e Flora, superati i rancori, si
fidanzano e dalla loro unione nasce un bambino, che verrà educato dal padre a
riconoscere il male e a combatterlo.
VERO FALSO
1.
Dopo aver guardato rispondi alle seguenti domande con un compagno/ una
compagna:
1)Cosa pensi di questo film?
Ti interessa? Ti piacerebbe vederlo? Sì o no e perché?
2)Pensi che sia possibile
combattere la mafia? Sì o no e perché?
3)Devi scrivere il soggetto
per un film sulla mafia. Di cosa parla il tuo film? Chi sono i personaggi?
Doc’è ambientato? Qual è la storia?
Palazzo Vecchiosi trova inpiazza della SignoriaaFirenzeed è la sede del comune della città.
Rappresenta la migliore sintesi dell'architettura civiletrecentescacittadina ed uno dei palazzi civici
più conosciuti d'Italia.
Riassunto
Chiamato in origine "Palazzo dei Priori" o "Palagio
Novo", è diventato nel XV secolo "Palazzo dellaSignoria", dal nome dell'organismo
principale dellaRepubblica fiorentina; nel1540è diventatoPalazzo Ducale, quando il ducaCosimo I de' Medicine ha fatto la sua residenza; infine
il nomeVecchiogli è stato dato nel1565quando la corte del Duca Cosimo si è
trasferito nel "nuovo"Palazzo Pitti.
Dal1865al1871è stato la sede del Parlamento italiano, mentre oggi ospita il
Sindaco di Firenze e vari uffici comunali. È anche unmuseo, che permette di
visitare le magnifiche sale dove lavorarono, tra gli altri,Agnolo
Bronzino,Ghirlandaio,Giorgio
Vasari, e dove sono esposte opere diMichelangelo Buonarroti,Donatello,Verrocchio.
La storia
Alla fine delXIII secolola città diFirenzeha deciso di costruire un palazzo in
modo da assicurare ai magistrati un'efficace protezione in quei tempi
turbolenti e celebrare la loro importanza. Il palazzo è attribuito aArnolfo di
Cambio, architetto delDuomoe dellaBasilica di Santa Croce, che ha iniziato a
costruirlo nel1299. Dopo la morte di
Arnolfo nel1302, il palazzo è stato
portato a termine da altri due maestri, nel1314. Inoltre nei
sotterranei venivano usate come prigioni le antiche cavità sotto le arcate del
teatro romano diFlorentia.
Fra il 1540 e il 1550 è stato la casa di Cosimo I de' Medici, il quale ha incaricato il Vasari di
allargare ulteriormente il palazzo per assecondare le necessità della corte
ducale. Il nome è stato cambiato ufficialmente quando Cosimo si sé trasferito a Palazzo Pitti nel 1565 e ha chiamato la
precedente residenza Palazzo Vecchio mentre la piazza della Signoria ha mantenuto il
proprio nome. Vasari inoltre
ha costruito un percorso, il Corridoio Vasariano, che collega ancora oggi
Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti attraversando l'Arno sul Ponte Vecchio.
Cosimo I inoltre ha spostato l'amministrazione governativa e le magistrature
negli adiacenti Uffizi.
Il palazzo ha guadagnato nuova importanza quando è
diventato la sede del governo nel periodo 1865-71, quando Firenze è
diventata capitale del Regno
d'Italia.
Scrivi tre domande a cui rispondere con VERO o
FALSO.
a.
b.
c.
Entra nel palazzo e rispondi alle domande.
a.Quali statue ci sono nella sala dei Cinquecento? Cosa
pensi di queste statue?
b.Cos’è lo studiolo di Francesco I? Cosa si trova nello
studiolo?
c.Scegli un affresco nella sala di Leone X o di Cosimo
il Vecchio e descrivilo. Perché lo hai scelto?
d.Quali animali esotici si trovano in un affresco nella
sala di Lorenzo il Magnifico?
e.Quali sono i 4 elementi rappresentati in una sala?
f.Scegli un elemento e descrivi l’affresco. Perché lo
hai scelto e perché?
g.Scegli una sala che ti interessa (Giove, ecc.) e
spiega perché l’hai scelta.
h.Scegli un affresco e inventa la storia che si nasconde
dietro l’affresco. (usa il passato e scrivi almeno 7 righe)
i.Chi era Eleonora di Toledo?
j.Perché Eleonora ha deciso di andare a vivere a Palazzo
Pitti?
k.Descrivi la cappella di Eleonora.
l.A chi sono dedicate le stanze vicine all’appartamento
di Eleonora?
m.Dove si trova l’ufficio del Machiavelli? Descrivilo e
descrivi il ritratto di Machiavelli.
n.Quale paese scegli nella sala del mappamondo e perché?
Inventa una storia al passato ambientata in quel paese.